PER QUESTO MI SOGNAVI
Per questo mi sognavi.
Mi sognavi distesa
come una donna prima
dell’amplesso. Ero io
l’amore? Ero io l’attesa?
Ogni volta mi sentivi
diversa ma mi chiamavi
con lo stesso nome.
Ero la tua cantina, la tua
discesa. La tua vita,
la tua morte, irrisolta.
Così la mattina ti svegliavi
in difesa della tua sorte.
Del tuo mazzo di chiavi,
delle porte che aprivi
e chiudevi, dei tuoi scaltri
colleghi. Mi lasciavi al di là.
Come una storia noiosa,
come il furto del cuore
degli altri. Al di là di te.
Come una cosa.
COME UNA COSA
Come le cose
del mondo che rimangono
cose. Cose ignote
e sole. Silenziose.
Tu lo sapevi da sempre
che io non ero là
ma nel dolore
delle cose, delle cose
del mondo che rimangono
cose. Io non ero là,
perché il dolore
è nella pagina piena
di cose, di cose ignote
e sole. Silenziose.
Tu lo sapevi da sempre
che io ero il nome
delle cose, nella pagina
infinita e stretta
su di sé, come una cosa.
Tu lo sapevi da sempre
che io ero là, la vita
stretta su di sé,
la dolorosa[…]
Antonio Santori, Saltata (NCE, 1996)
Antonio Santori nato a Montreal (Canada 1961 – Civitanova Marche 2007) è stato docente di filosofia, poeta, saggista, redattore di riviste letterarie. Autore e intellettuale ancora scarsamente conosciuto, anche perché le sue opere sono di difficile reperibilità. Per chi ha la fortuna di trovarsi dalle parti di Fermo, è previsto uno spettacolo completamente gratuito dedicato alla sua opera, qui tutte le informazioni: http://poesia.blog.rainews.it/2017/08/antonio-santori-in-memoria-di-te/#more-58792