La parte soleggiata di noi stessi
non somiglia a questo prato d’agosto
che vedi
somiglia piuttosto a una pietra
che il tempo abbia sepolta
nel fondo profondo di noi
oppure sta come un’isola
e noi siamo sponda
ma sempre al di qua di quell’isola
dove io si dice per dire
– per essere – noi.
(Pierluigi Cappello, Assetto di volo, Crocetti Editore)
Lo adoro.
La bellezza di questa lirica è nell’usare la metafora del sole per indicare in noi la zona alla quale affidarci..
Ma la devo rileggere per coglierne tutto lo spessore..
Grazie Cara 🙂